Reparto Prevenzione Crimine a rischio chiusura
Il Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale”, operativo a San Severo dal 15 maggio 2018, rischia la chiusura, suscitando preoccupazione tra i cittadini e le autorità locali. Nato come presidio essenziale per contrastare la criminalità nella zona, il reparto è stato creato in risposta alla strage della mafia garganica del 9 agosto 2017, dove morirono quattro persone nelle campagne di San Marco in Lamis.
Recentemente, il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) ha lanciato l’allarme su una possibile riorganizzazione che potrebbe vedere la chiusura del centro di San Severo. Per Giuseppe Vigilante, segretario provinciale del SAP, “L’amministrazione sta valutando un nuovo assetto di impiego delle pattuglie, considerando la chiusura del reparto di San Severo”. Tale decisione comporterebbe il trasferimento di circa cinquanta agenti, sollevando timori per un aumento della criminalità locale.
Il SAP ha espresso il suo forte dissenso per la chiusura, sottolineando come la presenza del reparto sia fondamentale per mantenere la sicurezza nella regione, gravata dalla presenza della quarta mafia italiana e da numerosi clan attivi. “La chiusura del reparto significherebbe abbandonare il territorio alla delinquenza”, ha aggiunto Vigilante.
La situazione ricorda quella della scuola allievi agenti di Foggia nel 2007, che rappresentò una significativa perdita per la città e la provincia. Il SAP teme che la storia possa ripetersi a San Severo, con gravi ripercussioni sulla sicurezza locale.
Il tema della chiusura del reparto sarà uno dei punti chiave dell’11° congresso provinciale del SAP, in programma a Foggia. Durante l’incontro, i partecipanti discuteranno delle carenze di personale operativo e della necessità di nuove risorse per affrontare la crescente criminalità nella regione.
Attualmente, l’Italia conta 21 Reparti Prevenzione Crimine, tre dei quali situati in Puglia. Queste unità sono state create negli anni Novanta per potenziare il controllo del territorio e supportare le forze locali in operazioni di alta intensità contro la criminalità.
Nel giorno dell’inaugurazione del Reparto a San Severo, l’onorevole Rosy Bindi, allora presidente della commissione antimafia, aveva dichiarato: “È la migliore risposta dello Stato a questo territorio”. Anche Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia dal 2013 al 2017, aveva lodato l’iniziativa come una scelta coraggiosa e promettente.
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